Vatti a fidare dell’etichetta energetica

indagine sull'etichetta energetica
Conoscete la direttiva europea RL 2010/30/EU ?

Anche se pensate di no, la conoscete benissimo. E’ la normativa che impone l’affissione dell’etichetta energetica agli elettrodomestici in vendita.

E’ probabilmente una delle norme europee di maggiore popolarità, sia per la sua utilità per il consumatore finale, sia per la sua semplicità, con la scala colorata e le lettere che indicano a colpo d’occhio quanto lo specifico elettrodomestico consuma energia rispetto alla media dei prodotti dello stesso tipo.

Il consumatore è messo subito a conoscenza di quanta energia consuma un elettrodomestico rispetto ad un altro in vendita e viene praticamente invitato ad acquistare quello che in fondo all’anno, a parità di uso, consente un minore spreco di corrente.

Peccato che a quanto pare l’efficacia e l’utilità di questa norma sia resa molto labile dalla scarsa attenzione con cui vengono utilizzate queste etichette.



Secondo un’indagine condotta da Legambiente, in collaborazione con Movimento Difesa del Cittadino, su 2.522 prodotti venduti in Italia un terzo riporta un’etichetta errata o fuori posto, in totale violazione delle direttive europee di Ecodesign ed Etichetta Energetica, accettate e applicate a livello mondiale.

L’indagine, ribattezzata “Etichetta furbetta“, ha preso in esame 1991 prodotti commercializzati nei singoli negozi fisici e 531 elettrodomestici in vendita sul web, tra  tv, frigoriferi, refrigeratori per il vino, forni elettrici e condizionatori, in varie tipologie di negozi, tra catene specializzate, ipermercati con sezione per gli elettrodomestici, negozi online. Le violazioni più gravi sono state rilevate principalmente nei negozi online dove, soltanto il 10% dei prodotti riportava informazioni energetiche esaustive e corrette, contro il 30% delle irregolarità riscontrate nei negozi fisici .

Per quanto riguarda invece le tipologie di non conformità riscontrate esse riguardano più che altro il mal posizionamento dell’etichetta, spesso collocata in angoli ciechi o a più di due metri di altezza rendendo difficile o delle volte impossibile la lettura.

È poi possibile imbattersi in etichette fotocopiate, scritte a mano o al computer dal personale del negozio, a volte sicuramente poco chiare.

Nei negozi online si riscontra una frequente dispersione delle informazioni di base in più pagine,con alcune informazioni disponibili subito a fianco dell’immagine del prodotto, altre reperibili nella stessa pagina ma più in basso, altre reperibili con un click in una scheda tecnica, altre ancora in una scheda “caratteristiche”. Altre volte invece si riscontra casi di informazioni limitate, come ad esempio la sola classe energetica, ma senza il consumo annuale.

Parlando in generale, la non conformità è legata per lo più a mal posizionamento delle etichette o
alla loro non conformità tipologica. La mancanza di etichetta, nei negozi visitati, è un’eccezione.

L’assenza di etichetta è stata riscontrata in molti i casi per i televisori, sia esposti che inscatolati.  La
mancanza di etichetta in questi casi è particolarmente rilevante perchè un televisore al plasma consuma più del doppio rispetto ad un televisore a LED di pari dimensioni .

Si può scaricare il rapporto in PDF dell’indagine di Legambiente e MDS a questo indirizzo: https://www.dropbox.com/s/nquov65cujseuci/dossier%20etichetta%20furbetta.pdf

Vatti a fidare dell’etichetta energetica ultima modifica: 2014-07-19T17:51:30+02:00 da admin-Salvatore

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