Controversie offerte telefoniche

I call center non mentono, ma omettono. Non ti dicono bugie, ma neanche tutta la verità. Non c’è da fidarsi delle offerte telefoniche.

Questa settimana ho avuto esperienze negative con due call center per offerte alle quali sarei anche interessato, se non nascondessero delle insidie.

TIM, con cui sono in conciliazione, mi ha chiamato facendomi un’offerta per la fibra a 29,90€, telefonate incluse. Hanno omesso di dire che c’è un costo aggiuntivo di 5 euro al mese per avere il loro router, che altrimenti dovrei acquistare io a parte. Conoscevo l’offerta dal sito TIM ed ho fatto presente la cosa. Ho rifiutato quindi di passare a TIM.

Sky, a cui ho inviato disdetta, mi ha chiamato con un’offerta di 21 euro per un mese, skytv + calcio, per poi valutare dopo un mese se passare al digitale terrestre o restare sul satellite. Ho inizialmente accettato ma durante la registrazione vocale del contratto è stato chiaro che passato il mese avrei dovuto accettare o il digitale terrestre a costo di listino o Skytv sul satellite, senza calcio, allo stesso prezzo. Il mio NO ha interrotto la registrazione vocale.

Il Corecom ha comunicato che c’è un vero boom delle controversie con un aumento vertiginoso delle ‘liti’ tra clienti e gestori e «In oltre l’80 per cento dei casi le compagnie hanno torto».

Secondo i dati di Agcom, i contenziosi nell’ultimo anno sono stati 122mila.
Tra i contenziosi più diffusi: servizi non richiesti che vengono attivati con il silenzio assenso, contratti che prevedono una velocità di connessione superiore a quella effettivamente fornita, assenza di segnale nelle zone più impervie, invio di fatture a chi ha da tempo cambiato operatore.

Utente arrabbiato per l'offerta telefonica

Nella maggior parte dei casi, è il privato o l’azienda ad avere ragione. «L’84 per cento delle istanze presentate tramite Conciliawebsono state chiuse a favore degli utenti, che in questo modo, nella sola regione e nell’ultimo anno, hanno recuperato 3,9 milioni di euro».

Se l’utente riscontra delle anomalie nella bolletta o non riceve i servizi per i quali ha pagato, deve infatti come primo passo inviare un reclamo scritto al gestore. Se, come accade spesso, non riceve risposta, può rivolgersi al Corecom per avviare il tentativo, che è obbligatorio, di conciliazione. «Il servizio è completamente gratuito. Il cittadino può avviare la pratica da solo, inserendo i dati sul sito Conciliaweb o rivolgendosi alle sedi regionali Corecom, dove sarà assistito, sempre gratuitamente».

Quindi fate molto attenzione alle offerte telefoniche, domandate all’operatore espressamente se ci sono altri costi oltre a quelli riferiti (di attivazione, per servizi aggiuntivi) e se l’offerta è limitata ad un periodo di tempo.

Inoltre diffidate delle offerte che si discostano troppo da quelle ufficiali che trovate nei siti web degli operatori.

Conciliaweb

ConciliaWEB

In caso di controversia con una compagnia, la prima cosa da fare è inviare un reclamo scritto. In caso di mancata o insufficiente risposta, è possibile rivolgersi al Corecom dalla piattaforma online Conciliaweb (conciliaweb.agcom.it). Bastano pochi click per avviare il procedimento telematico, accessibile da pc, smartphone e tablet, attraverso cui è possibile accedere al tentativo obbligatorio di conciliazione.

Nel caso in cui il tentativo di conciliazione abbia esito negativo, entro tre mesi sempre attraverso Conciliaweb, l’utente può attivare la procedura di definizione della controversia.

Infine, si può richiedere il provvedimento temporaneo per ottenere il ripristino urgente di una linea disattivata o non funzionante, presentando un’istanza di conciliazione o definizione. Per informazioni è disponibile il contact center, dal lunedì al venerdì (10-14) al numero verde 800-185060 da fisso, o allo 081.750750 da cellulare e dall’estero.

Controversie offerte telefoniche ultima modifica: 2019-11-15T17:58:19+01:00 da admin-Salvatore

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