Censimento 2018 e sanzioni applicate per la mancata compilazione.

Ti è arrivata a casa la lettera del censimento 2018? Tutto bene?  O anche tu hai avuto problemi con il censimento 2018 e la compilazione online?

Nonostante il nuovo censimento non raggiunga tutta la popolazione (la lettera di presentazione parla di 1.400.000 famiglie abitanti in 2800 comuni) sembra che ci siano grandi problemi con l’accesso al sito ufficiale da attribuire alla troppe connessioni contemporanee. Sembra assurdo visto che l’ ISTAT sapeva benissimo a quante persone ha chiesto di partecipare esclusivamente online all’indirizzo https://raccoltadati.istat.it/questionario inserendo le credenziali arrivate per posta.

Mentre aumentano le richieste di aiuto perché non si accede al censimento, molti pongono l’attenzione sulle eventuali sanzioni comminate a chi non compila il censimento 2018.

Infatti in un burocratese piuttosto intricato, la lettera dice che chi è chiamato a compilare il censimento e non lo completa entro i termini stabiliti, sono previste delle sanzioni, senza esplicitare a quanto ammontano:

L’obbligo di risposta per questa rilevazione è sancito dall’art. 7 del decreto legislativo n. 322/1989 e dal DPR 31 gennaio 2018 di approvazione del Programma statistico nazionale 2017-2019 e dell’allegato elenco delle indagini che comportano l’obbligo di risposta per i privati: la violazione di tale obbligo sarà sanzionata ai sensi degli art. 7 e 11 del decreto legislativo n. 322/1989 e del medesimo DPR 31 gennaio 2018 (allegato “elenco dei lavori (Sdi e Sda) compresi nel Psn 2017-2019 per i quali la mancata fornitura dei dati configura violazione dell’obbligo di risposta – Anno 2017”). Successivamente alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Programma statistico nazionale 2017-2019 – Aggiornamento 2018 – 2019, in corso di predisposizione, l’obbligo di risposta e l’applicazione delle sanzioni amministrative saranno definiti dal decreto di approvazione di tale atto e del collegato elenco delle dei  (è scritto così nel testo originale) lavori sanzionabili ai sensi degli artt. 7 e 11 del decreto legislativo n. 322/1989. Gli elenchi delle indagini con l’obbligo di risposta per i soggetti privati e di quelle per le quali, in caso di violazione dell’obbligo, è prevista l’applicazione della sanzione amministrativa è consultabile sul sito internet dell’ Istat alla pagina www.istat.it/it/organizzazione-e-attività/organizzazione/normativa.

Fino a qui, scusatemi, una enorme supercazzola, ossia un testo scritto appositamente per confondere il cittadino, senza dire nulla di concreto ed anzi studiato per mettere paura. O c’è un grave difetto di comunicazione o c’è incapacità alla sintesi o concretezza.

Si fa pertanto presente che, decorso inutilmente il termine ultimo per la trasmissione del questionario indicato nella presente lettera fissato al 20 dicembre 2018, questo Istituto attiverà la procedura per l’accertamento e la contestazione delle violazioni dell’art. 7 del decreto legislativo n. 322/1989 alla fine dell’applicazione della sanzione amministrativa pecunaria, secondo quanto previsto dalla normativa in materia statistica sopra citata (artt. 7 e 11 del d.lgs. n.322/1989, DPR 31 gennaio 2018  successivo DPR di approvazione del PSN 2017- 2019 – Aggiornamento 2018-2019, in corso di formalizzazione) e di illecito amministrativo.

Dunque delle sanzioni ci saranno, quali saranno non si sa, visto che non sono state ancora formalizzate. Un capolavoro da parte dell’apparato pubblico.

faq censimento

Niente Paura: come fare regolarmente il censimento 2018

Finire comunque nella situazione di essere sanzionati è molto difficile, visto che per chi non riesce a compilare il censimento online sono previsti degli aiuti.

Prima di tutto bisogna provare a collegarsi al sito https://raccoltadati.istat.it/questionario in orari non di ufficio, quindi preferibilmente la sera o nei giorni festivi. Io sono riuscito tranquillamente a compilare il questionario collegandomi la domenica sera quando il sito nei giorni precedenti mi diceva che non ero tra i cittadini oggetto di censimento.

In ogni caso dall’ 8 novembre le famiglie che non avranno ancora compilato il questionario on line, saranno contattate da un operatore comunale per un’intervista telefonica o faccia a faccia.  Quindi se non è un problema di collegamenti internet ma siete piuttosto distanti all’uso di internet, potrete fare il vostro censimento off-line, attendendo il contatto dell’operatore comunale.censimento 2018 calendario

Se volete compilare il questionario online ma pensate che i problemi di connessione sono dovuti alla vostra connessione casalinga, ci si può recare (perdendo ulteriormente tempo) presso i Centri Comunali di Rilevazione (CCR) dove si potrà utilizzare un pc predisposto per questa operazione. Sempre nei CCR (potete chiedere all’ufficio URP del vostro comune dove sono situati) potete fare l’intervista di persona o chiedere chiarimenti.

Ho bisogno di AIUTO per il censimento

Per avere aiuto per il collegamento o per la compilazione  si può:

Censimento 2018 e sanzioni applicate per la mancata compilazione. ultima modifica: 2018-10-29T17:47:59+01:00 da admin-Salvatore

2 thoughts on “Censimento 2018 e sanzioni applicate per la mancata compilazione.

  1. All’articolo 11 del decreto legislativo n. 322/1989, da voi correttamente citato, è specificato l’importo delle sanzioni(seppur in lire, dato che ancora eravamo ben lungi dall’adozione dell’euro) . Recita così , infatti, il primo comma del suddetto articolo:
    1. Sanzioni amministrative pecuniarie, di cui all’art. 7, sono stabilite:
    a) nella misura minima di lire quattrocentomila e massima di lire quattro milioni per
    le violazioni da parte di persone fisiche;
    b) nella misura minima di lire un milione e massima di lire dieci milioni per le
    violazioni da parte di enti e società.

    Dato che questo articolo non ha subito successive modificazioni, occorre semplicemente tradurre in euro gli importi in lire. Quindi per i privati da poco più di duecento euro a poco più di duemila euro.
    Spero però che il maggior numero possibile decida di compilare il questionario non solo per evitare le sanzioni ma perchè capisca l’importanza del sondaggio, i cui dati affluiscono in maniera aggregata (non è un’ispezione fiscale, nessun timore).
    Se in questi ultimi cinque giorni di sondaggio i ritardatari, che non hanno compilato il questionario on-line entro il termine del 12 dicembre, riceveranno la visita dei rilevatori, mi auspico che siano gentili e collaborativi. Sicuramente i rilevatori sono già passati in queste settimane diverse volte ad offrire il loro aiuto e magari non hanno mai trovato le famiglie campione oppure hanno ricevuto anche non pochi rifiuti (non di rado sgradevoli) e, dopo mesi di censimento, cominciano sicuramente ad avvertire la fatica. Considerate anche che il loro compenso è modesto e che sarà riscosso ad aprile diversi mesi dopo la conclusione del censimento. Prima di sbattere la porta in faccia pensateci tre volte: accogliendo cordialmente il rilevatore (che è nella stragrande maggioranza dei casi un lavoratore precario, in possesso di laurea o diploma) eviterete una sanzione, farete il vostro dovere di cittadini e sarete reputate persone gentili dal vostro intervistatore, che potrebbe anche essere una persona simpatica (questo in ogni caso non è richiesto dall’Istat).

  2. Da 16 anni lavoro in Russia, ho anche la cittadinaza USA e la residenza in Italia. Passo quasi tutte le estati in Italia dove pago le tasse etc. Non ho mai fatto un censimento in vita mia, semplicemente perchè sono assente per mesi. Sanzioni? Zero. Il fatto è che in Italia le cose si fanno male, e poi si mettoni gli obblighi. Parlando con molti conoscenti a proposito dell’obbligo di censire la risposta è semplice: la maggior parte delle persone riempie i censimenti con una sfilza di fesserie, dati falsi. Per evitare ciò bastava censire coloro che hanno voglia e tempo di farlo perchè in questo modo verranno sempre fuori sempre dati falsati. Nel centro sud, nella maggior parte dei comuni, i residenti sono anziani o molto anziani. Ora se vi leggete le domande dei questionari e le collegate a una popolazione di pensionati che risiedono con un figlio o un nipote capirete che cosa ne viene fuori: risposte forzate, adattate, generalizzate. Tutto perchè c’è l’obbligo.

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