Come tutelare la propria privacy online

Vi trascrivo la newsletter di Codacons.it Il Borsino dell’Ecommerce #10 (con qualche commento personale) che riporta le modalità di tutela dei propri dati nei casi in cui si ritenga che non sia stata rispettata la conservazione dei dati personali e la privacy.

Negli acquisti online tramite e-commerce i consumatori hanno una serie di strumenti a disposizione per tutelare la propria privacy evitando di intraprendere direttamente un’azione giudiziaria quando credono lesi i propri diritti alla riservatezza..
Il Garante della Privacy e il Codice in materia di protezione dei dati personali regolano le modalità tramite cui è possibile tutelare la propria privacy nel caso cui si ritenga che i diritti siano stati violati.

Primo passo – richiesta diretta al titolare

Nel caso cui si ritenga che i diritti siano stati violati, l’interessato può presentare un’istanza al titolare del trattamento dei dati o al responsabile (se designato), anche per il tramite di incaricato del trattamento.
Nell’esercizio dei diritti l’interessato può farsi assistere da una persona di fiducia e può anche conferire, per iscritto, delega o procura a persone fisiche, enti, associazioni od organismi.

L’interessato deve rivolgere al titolare del trattamento una richiesta senza particolari formalità (a mezzo posta, anche elettronica, o telefax), anche oralmente se ciò è sufficiente (c.d. “interpello preventivo”).
L’interessato può chiedere al soggetto che detiene i suoi dati:

  • se effettivamente ci sono informazioni che lo riguardano nelle banche dati che gestisce;
  • che tali informazioni gli vengano comunicate in forma intellegibile;
  • quali sono le finalità del trattamento e in che modo i dati vengono trattati;
  • che gli vengano indicati il titolare, il/i responsabile/i del trattamento e i soggetti ai quali i dati possono essere comunicati.

L’utente ha, inoltre, il diritto di intervenire sui dati per aggiornarli, rettificarli e integrarli; cancellarli, trasformarli in forma anonima o bloccarli se trattati in violazione di legge.

Può, infine, opporsi al trattamento dei dati che lo riguardano per motivi legittimi e opporsi al trattamento svolto per fini di marketing, a prescindere dalle motivazioni. All’istanza il titolare o il responsabile (se designato), anche per il tramite di un incaricato, deve fornire idoneo riscontro, senza ritardo e non oltre:

  • 15 giorni dal suo ricevimento;
  • 30 giorni, se le operazioni necessarie per un integrale riscontro sono di particolare complessità, ovvero ricorre altro giustificato motivo. In tal caso, il titolare o il responsabile devono comunque darne comunicazione all’interessato entro i predetti 15 giorni.

Il Ricorso al Garante

Se la risposta ad un’istanza con cui si esercita uno o più dei diritti non perviene nei tempi indicati o non è soddisfacente l’interessato può fare ricorso al Garante della Privacy.
L’utilizzo del ricorso è alternativo all’esercizio dei propri diritti di fronte all’autorità giudiziaria e non è possibile chiedere il risarcimento del danno in sede amministrativa di fronte al Garante. Eventuali pretese risarcitorie possono essere fatte valere solo innanzi al giudice competente.

tutela della PRIVACY

IL RICORSO AL TRATTAMENTAMENTO IMPROPRIO DEI DATI PERSONALI

Il ricorso deve contenere:

  • la sottoscrizione del ricorrente autenticata nelle forme di legge;
  • gli estremi identificativi completi del titolare del trattamento nei cui confronti è presentato;
  • l’indicazione del provvedimento richiesto al Garante, con esclusivo riferimento ai diritti indicati nell’art. 7 del Codice, precedentemente esercitati con istanza, alla quale il titolare non abbia fornito, entro i quindici giorni, un idoneo riscontro;
  • gli elementi posti a fondamento della domanda;
  • il domicilio eletto ai fini del procedimento;
  • la copia dell’istanza rivolta al titolare;
  • la prova del versamento dei diritti di segreteria di 150€. (e qui passa la voglia di fare ricorso)

A conclusione del procedimento, il Garante determina l’ammontare delle spese e dei diritti inerenti al ricorso e lo pone a carico solo della parte soccombente. La determinazione dell’ammontare delle spese è, per legge, forfettaria: Il Garante ha fissato tale misura forfettaria nell’importo minimo di euro 500,00, aumentabile sino ad un massimo di euro 1.000,00, in ragione della eventuale complessità dei singoli procedimenti.

Fate quindi attenzione che i motivi del ricorso siano ben fondati altrimenti rischiate di spendere fino a 1.150,00 euro per nulla.

Dal sito del Garante della privacy è possibile scaricare il modello per fare ricorso .

VERSAMENTO DEI DIRITTI DI SEGRETERIA

I diritti di segreteria possono essere versati utilizzando uno dei seguenti canali:

conto corrente presso Banca Popolare di Sondrio – Ag. 26 – Roma – CODICE IBAN: IT14 H056 9603 2260 0000 3900 X58 – CODICE SWIFT: POSOIT22

 – conto corrente presso Poste Italiane S.p.A.. IBAN IT 75 Y 07601 03200 000096677000

– bollettino di conto corrente postale n. 96677000

 In ogni caso, il versamento va intestato a:

 Garante per la protezione dei dati personali – Piazza di Monte Citorio, 115/12  – 00186 Roma

indicando come causale “diritti di segreteria per…. (a seconda dei casi, ricorsi o reclami)”

Altri strumenti per tutelare la privacy

RECLAMO 

Il reclamo è lo strumento che consente all’interessato di rivolgersi  al Garante“ per lamentare una violazione della disciplina in materia di protezione dei dati personali del Codice Privacy e di richiedere una verifica dell‘Autorità.

Al reclamo segue un’istruttoria preliminare e un eventuale successivo procedimento amministrativo formale che può portare all’adozione di vari provvedimenti. Il reclamo può essere sottoscritto direttamente dall’interessato oppure dalle associazioni che lo rappresentano. In quest’ultimo caso, è necessario conferire una delega scritta. La  delega dovrà essere depositata presso il Garante per la protezione dei dati personali assieme a tutta la documentazione utile ai fini della valutazione del reclamo presentato. Al reclamo va allegata la prova del versamento dei diritti di segreteria pari a 150 €. E’ possibile inviare il reclamo tramite consegna a mano presso gli uffici del Garante,o tramite raccomandata A/R, e-mail o Fax.

SEGNALAZIONE

Quando non è possibile o non si vuole presentare un reclamo circostanziato si può inviare al Garante una segnalazione fornendo elementi utili per un eventuale intervento dell’Autorità volto a controllare più genericamente l’applicazione della disciplina rilevante in materia di protezione dei dati personali. La segnalazione può essere proposta in carta libera e non è necessario seguire particolari formalità.La segnalazione, chiaramente, deve riportare gli elementi utili per consentire al Garante di assumere un’eventuale decisione qualora ritenga che, nel caso riportato, si sia verificata una violazione della normativa in materia di protezione dei dati personali. La presentazione di una segnalazione è gratuita.

Come tutelare la propria privacy online ultima modifica: 2017-01-01T15:28:47+01:00 da admin-Salvatore

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