Mi è appena arrivato il primo numero di Altroconsumo richiesto con la prova di 2 mesi a 2 euro (ma ho fatto l’abbonamento soprattutto per il tablet in regalo) . Più che la rivista principale mi è piaciuto l’allegato Soldi&Diritti, con tanti articoli interessanti a difesa del consumatore .
Su questo supplemento alla rivista di novembre 2015 c’è un test sulla conoscenza della garanzia legale, legato ad un sondaggio tra 2.000 intervistati che dimostra come gli italiani non siano bene a conoscenza dei loro diritti in fatto di garanzia . La colpa è spesso dei negozianti che non informano a dovere la clientela ed anzi fanno ostruzione alle lecite richieste di riparazione o sostituzione in garanzia.
problemi con la garanzia
Su questo sito abbiamo parlato spesso di garanzia legale, molte delle cose che seguono, tratte dalle risposte al test di altroconsumo le abbiamo già dette e ripetute, ma magari è utile racchiuderle in una unica pagina.
il decalogo della garanzia legale
1) la garanzia legale dura due anni dall’acquisto. il 15% degli intervistati pensa che dipenda dal prodotto il 12% la confonde con la garanzia commerciale (fornita dal produttore. In Italia non serve a nulla a meno che il produttore non preveda una garanzia oltre i 2 anni)
2) per far valere la garanzia ti devi rivolgere al venditore. E’ capitato anche a me molto spesso che il venditore dica al cliente di rivolgersi al produttore o ad un centro assistenza. In realtà il prodotto dovrebbe essere lasciato al venditore che si deve occupare di contattare l’assistenza per la riparazione.
3) per qualsiasi oggetto prodotto all’estero e comprato in Italia vale la garanzia legale italiana.
4) se riparazione e sostituzione non sono possibili il venditore deve rimborsare il prezzo pagato.
5) tutte le spese per la riparazione di un prodotto in garanzia (anche pezzi di ricambio e manodopera) sono a carico del venditore
6) per i prodotti comprati online le spese di spedizione (dal cliente al venditore e poi dal venditore al cliente) per la riparazione o sostituzione del prodotto difettoso sono a carico del venditore.
7) se un prodotto in garanzia si rompe si può chiedere rimborso solo se riparazione o sostituzione non sono possibili
8) tutte le spese per la riparazione di un prodotto in garanzia sono a carico del venditore . è una ripetizione del punto 4 e 5 . Il test poneva il seguente quesito: “Hai comprato la macchina fotografica giapponese in un negozio della tua città, ma dopo 5 mesi hai cominciato ad avere problemi. Il venditore deve mandarla in giappone per la riparazione. Chi paga la spedizione ?” . La domanda è un po’ assurda perchè certamente ci sarà un centro in Italia o Europa del produttore giapponese, ma vuole ribadire che in nessun caso il cliente ha una quota da pagare per le riparazione in garanzia.
9) se il prodotto comprato online arriva danneggiato hai diritto alla sostituzione o al rimborso se respingi il pacco alla consegna facendo rilevare il danno. Quando il corriere vi consegna un pacco, anche se non sembra esternamente danneggiato, firma sempre apponendo la dicitura “con riserva” che significa che ti prendi tempo per controllare l’integrità del prodotto. Il problema è che spesso il corriere fugge via senza far firmare nulla . Per questo è importante non aspettare ed aprire subito il pacco e controllare che tutto sia a posto e nel caso si chiama il call center del corriere per sistemare la documentazione .
10) Anche i prodotti acquistati usati sono coperti da garanzia, di solito dura un anno, ma è da stabilire al momento dell’acquisto. (non era nel test, ma è importante e completa il decalogo)
Queste sono le regole da conoscere quando ci si presenta davanti al negoziante reclamando la garanzia. Se dimostrate di conoscere la Legge, non riusciranno a tirarsi indietro.
chi ottiene la garanzia