Bufala rimborso IMU entro il 28 febbraio – attenzione ai controlli

tutti cascano nella bufala del rimborso IMUSi è diffusa in modo esponenziale la bufala riguardo la richiesta di  rimborso dell’IMU 2012 da presentare entro il 28 febbraio 2013.

La cosa più triste è che la notizia è partita ed è stata diffusa da alcune associazioni dei consumatori, che speculano sulla rabbia dei contribuenti verso l’IMU per cercare nuovi associati .

E’ assolutamente infondata la notizia che tutti i cittadini possono presentare domanda per il rimborso dell’IMU 2012 e che questa domanda vada inoltrata entro il 28 febbraio .

Purtroppo tutti si sentono in diritto di diffondere questa notizia, con un copia ed incolla, senza verificare la veridicità di quanto si afferma.

Partiamo dalla scadenza: perchè il 28 febbraio ?  Il comma 164 della Legge 296/2006 (finanziaria 2007) prevede che i rimborsi dei tributi non dovuti devono essere richiesti entro 5 anni dal versamento .  Perchè questo fantomatico rimborso andrebeb chiesto invece con un termine così breve ? Perchè così la gente non ha tempo per pensare, per informarsi e si butta a presentare domanda di rimborso con le conseguenze che descrivo più avanti.

Vediamo la motivazione: la comunità europea ha espresso dubbi sulla legittimità dell’imposta.  In realtà la comunità europea ha detto non che l’IMU è illegittima, ma che è iniqua non essendo progressiva.

In ogni caso un commento negativo della comunità europea può avere conseguenze solo politiche, smuovere un dibattito e invitare a rivedere i termini, ma non significa assolutamente che automaticamente l’Italia debba rivedere le sue norme. Siamo ancora uno Stato Sovrano.

Basta guardare i molti altri casi in cui la comunità europea ha dichiarato realmente illegittime le nostre norme, e nulla è stato fatto, come per il caso delle frequenze illegittimamente assegnate a Rete4 che continua a trasmettere indisturbato sul digitale terrestre.

Le associazioni dei consumatori indicherebbero un importo minimo per il rimborso di 12 euro.  In realtà l’importo minimo del rimborso è stabilito dai regolamenti comunali e solo dove il Comune non ha regolamentato questo aspetto allora è in vigore la norma statale che prevede un minimo di 12 euro. Quindi ci sono comuni che hanno regolamentato un rimborso minimo di 3 euro ed altri di 25 euro, per esempio.  La semplificazione a 12 euro è un’inesattezza che se la notizia fosse vera porterebbe comunque in errore molti contribuenti.  Un’associazione dei consumatori che si rispetta non farebbe un errore simile e questo deve portare a dubitare dell’intero costrutto.

I moduli che diffondono le associazioni poi sono di carattere generale. Sono moduli per la richiesta di rimborso IMU generici, non riportano già compilato il caso specifico, come invece sarebbe auspicabile se davvero l’intera popolazione italiana dovesse fare richiesta di rimborso . Ma evidentemente nessuno si è sentito di mettere nero su bianco sulla propria carta intestata questa assurda motivazione di rimborso IMU.

Posso affermare con sicurezza (17 anni di attività professionale) che tutte le richieste di rimborso IMU motivate dalla incostituzionalità dell’imposta IMU saranno rigettate dagli enti comunali .

La presentazione dell’immotivata istanza di rimborso avrà queste conseguenze:

perdita di tempo da parte del contribuente per la compilazione e consegna dell’istanza di rimborso ed eventualmente dei costi della raccomandata se l’istanza non venisse presentata a mano.

spesa inutile.  Il successivo ricorso alla commissione tributaria consigliato dalle associazioni dei consumatori è in bollo e per importi superiori a euro 2.582,28 deve essere presentato da un professionista abilitato, che si farà pagare anche se poi l’istanza sarà rigettata.

lavoro superfluo per l’amministrazione pubblica che è costretta a registrare le istanze ed a rispondere negativamente

possibilità di controlli fiscali. L’ente comunale che riceve l’istanza di rimborso deve registrarla nella posizione contributiva del contribuente. In questo modo l’impiegato dell’ufficio tributi accede alla scheda personale del contribuente ed è tenuto, nella valutazione dell’istanza di rimborso, ad esaminare la situazione contributiva. Potrebbe quindi accadere che sia verificato un insufficiente od omesso versamento dell’ICI per gli anni precedenti e che la richiesta di rimborso IMU la porti alla luce. Il contribuente richiede un infondato rimborso dell’IMU ed ottiene un reale atto di  accertamento dell’ICI .


Bufala rimborso IMU entro il 28 febbraio – attenzione ai controlli ultima modifica: 2013-02-17T10:58:21+01:00 da admin-Salvatore

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