Quante cose accetti con quel click. Facebook, dati riservati ed accettazione delle regole

facebook & privacyMolte persone confondono il virtuale con il non reale.

Accordi commerciali o di fruizione di servizi vengono accettati con molta leggerezza quando per usufruirne basta fare un click.

Molti saltano con fastidio le note informative, quando invece non solo dovrebbero essere lette attentamente, ma addirittura salvate .

Ma un click di accettazione in un form di un sito internet equivale ad un contratto, i cui articoli sono spesso spiegati a parte, ma che comunque vengono accettati integralmente.

E come quando si firma un contratto cartaceo oltre che i diritti se ne accettano anche i doveri e gli oneri, bisogna sapere esattamente cosa si accetta quando si fa quel famoso click, o quando ci si registra ad un sito fornendo le proprie generalità.

Da quel momento in poi il rapporto tra noi ed il fornitore del servizio è sancita su basi precise e non si può certo cadere dalle nuvole  poi, quando ci arrivano richieste di pagamento o più semplicemente email pubblicitarie anche da parte di altre ditte a cui i nostri dati sono stati venduti.

Mi fa sorridere quindi il testo che ho trovato spesso in questi giorni condiviso su Facebook.




Il testo, con minimi varianti, deriva da un testo in inglese, tradotto ed adattato e sicuramente se avete Facebook l’avrete letto e spero non condiviso:

Qualsiasi persona o ente o agente o agenzia di qualsiasi governo, struttura governativa o privata, utilizzando o il monitoraggio di questo sito o qualsiasi dei suoi siti associati, non ha il mio permesso di utilizzare informazioni sul mio profilo, o qualsiasi parte del suo contenuto compaia nel presente, compreso ma non limitato alle mie foto, o commenti sulle mie foto o qualsiasi altra «immagine» pubblicata nel mio profilo o diario.

Se chi per primo ha diffuso questo messaggio prima di iscriversi a facebook avesse letto le regole saprebbe che ha acconsentito non solo alla diffusione dei suoi dati, foto ecc, ma anche all’utilizzo commerciale degli stessi.
Da questo consenso deriva il valore milionario di Facebook in borsa.


sono informato che a tali strutture è strettamente proibito divulgare, copiare, distribuire, diffondere o raccogliere informazioni o intraprendere qualsiasi altra azione riguardante o contro di me tramite questo profilo e il contenuto dello stesso.

Sei informato male !

Divieti precedenti si applicano anche ai dipendenti, stagisti, agenti o qualsiasi personale sotto la direzione o il controllo di dette entità. Il contenuto di questo profilo è privato e le informazioni in esso contenute sono riservate al circolo di persone alle quali esso è destinato. La violazione della mia privacy è punita dalla legge. UCC – 1 – 308 – 1-103.

Questo è il riferimento ad una normativa statunitense, che non solo non ha effetto in italia, ma anche negli Stati Uniti non tutela in nessun modo i dati su facebook.

Facebook è ora un’entità quotata in borsa.

Il fatto che Facebook sia stata quotata in borsa non sposta minimamente i termini contrattuali che sono stati accettati al momento dell’iscrizione, quando ancora non lo era.

Riferimenti normativi che nessuno controlla ed affermazioni come questa che vogliono infondere una base legale alle affermazioni fatte sono un classico dei fake.

Tutti sono incoraggiati a pubblicare un bando come questo, o se preferite, è possibile copiare e incollare questa versione. Non pubblicare tale dichiarazione almeno una volta, indirettamente permette l’uso di oggetti quali immagini e informazioni nei vostri aggiornamenti di stato pubblici.

Postare  questo testo in realtà non fornisce alcuna protezione legale dei propri dati, è inutile  e denota una certa superficialità.

Chi si iscrive a Facebook sottoscrive infatti un contratto vincolante, che non può essere alterato unilateralmente, né da Facebook, né dall’utente iscritto, senza il consenso di entrambi.

Chi posta il testo fa esattamente la stessa cosa che ha fatto quando si è iscritto a Facebook od altri servizi simili. Ha cliccato senza pensare. Ha cliccato senza rendersi conto di cosa stava accettando o diffondendo. Magari senza neanche leggere attentamente il contenuto che ha condiviso.

Con Facebook non ci saranno conseguenze, ma è bene imparare ad essere un po’ più critici verso i click di accettazione che si fanno ogni giorno su internet, leggere le regole e sapere che ci si lega incondizionatamente.

Perciò se non si vuole pagare in termini di dati ed informazioni un certo servizio è bene domandarsi se non se ne possa fare a meno.

Quante cose accetti con quel click. Facebook, dati riservati ed accettazione delle regole ultima modifica: 2012-09-23T18:44:24+02:00 da admin-Salvatore

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