Cambiare gestore elettrico con consapevolezza.

mercato libero dell'energiaDal 1° luglio 2007 il mercato dell’energia è completamente liberalizzato. Tutti i clienti finali possono scegliere il proprio fornitore sul mercato libero come previsto dal decreto-legge n.73/07 (convertito con legge 3.8.2007, n. 125) per la liberalizzazione del mercato elettrico.

In questi giorni girano gli spot televisivi per Edison (con Gerry Scotti) e Enel Energia (coppia Federica Pellegrini-Riccardo Rossi) che ci segnalano quanto siano convenienti e scalabili le varie offerte. Ma cosa comporta lasciare l’abituale fornitore di energia elettrica e sottoscrivere uno di questi contratti ?

Innanzitutto si deve sapere che il mercato è stato diviso in due distinte offerte : Mercato Vincolato (o mercato di maggior tutela) e Mercato Libero, dove per vincolato e libero si intende solo il prezzo variabile dell’energia pura.

Nel vincolato il prezzo è stabilito dall’organo statale di competenza A.E.E.G. .

Nel libero, il prezzo è liberamente scelto dai vari fornitori che hanno la licenza ed operano in termini concorrenziali.

Nel cambio da un fornitore ad un altro non cambia assolutamente nulla dal punto di vista tecnico: nessun cambiamento di contatore,nessun nuovo allaccio (e quindi nessuna interruzione di corrente nel passaggio). Quello che cambia è solo ed esclusivamente il prezzo della corrente consumata al netto di tasse ed accise.

Nonostante personalmente mi sento più tranquillo ad appartenere alla parte di maggior tutela, questo non significa che nel mercato libero si è meno tutelati.  E’ solo una infelice scelta dei termini .

Ma accettare un nuovo contratto non va fatto alla leggera. Come dice il proverbio si sa cosa si lascia ma non si sa cosa si trova .
Nel mercato libero  le aziende liberamente  fissano i prezzi (a prima vista migliori), ma anche le condizioni contrattuali.

Oltre al prezzo del servizio vanno considerate tutte le possibili voci di spesa nonche’ le condizioni contrattuali specifiche come la durata, la frequenza della lettura del contatore, le modalita’ di pagamento, conseguenze della morosita’, possibilità di rateizzare almeno gli importi più consistenti, eventuali costi accessori come per l’invio della bolletta o servizio clienti su numero a pagamento .

Personalmente ho valutato le varie offerte e sono rimasto al mercato vincolato. Si può scegliere tra  PREZZO INDICIZZATO  rispetto alla tariffa di maggior tutela (che viene aggiornata ogni tre mesi); PREZZO FISSO per un determinato periodo (da 1 a 2 anni); PREZZO A FORFAIT in base a dei quantitativi prestabiliti (se si superano si paga di più); TARIFFE BIORARIE in base a fasce giornaliere di consumo.

Una marea di offerte che rendono difficile confrontare fra loro i costi dai vari operatori e forse creano più una immaginaria concorrenza tariffaria che un reale scostamento dei prezzi .

Per la mia fascia di consumo potevo arrivare ad un risparmio massimo di 10 euro all’anno. Veramente troppo poco per convincermi ad apporre una firma.



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Cambiare gestore elettrico con consapevolezza. ultima modifica: 2011-10-22T14:55:15+02:00 da admin-Salvatore

2 thoughts on “Cambiare gestore elettrico con consapevolezza.

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